Gestione Contabile Imprese Edili

Negli ultimi anni la gestione degli adempimenti fiscali e contabili nel mondo dell’edilizia è diventato sempre più complessa, passando dalla verifica della regolarità contributiva degli adempimenti del personale (DURC) al controllo della congruità dei costi della manodopera sul valore di ogni singolo cantiere, o ancora dalla corretta gestione della fatturazione tramite il meccanismo del reverse charge alla gestione di tutti i vari incentivi fiscali (bonifici parlanti, sconti in fattura, cessione dei crediti e chi più ne ha e più ne metta).

Affrontare tutti questi adempimenti senza l’assistenza di un professionista esperto nel settore, aggiornato sulle continue modifiche delle normative vigenti, sicuramente non rappresenta una scelta vincente.

Per aprire una ditta edile occorrerà seguire i seguenti step:

Nel caso di costituzione di una società edile (SRL, SAS, SNC ecc.) sarà necessario rivolgersi ad un Notaio.

Solo dopo questi Step iniziali l’impresa Edile potrà iniziare a lavorare.

Una volta iniziata l’attività, oltre a svolgere correttamente la mera attività lavorativa, si dovrà fare a attenzione a rispettare tutti gli adempimenti in materia contributiva, fiscale e contabile. La mancata osservazione di tali norme potrebbe comportare sanzioni ed impedimenti tali da poter compromettere la competitività e la sopravvivenza dell’impresa edile.

Cerchiamo di dare una rapida panoramica dei principali adempimenti sopra richiamati

DURC

Il DURC (DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA)  è un documento che certifica la regolarità contributiva e assicurativa dell’impresa edile imprese che è richiesto obbligatoriamente in tutti casi in cui l’impresa stipuli un contratto di servizio con enti pubblici (appalti, subappalti, forniture ecc.) o con soggetti privati per i lavori edili soggetti al rilascio di permesso di costruire o a denuncia inizio attività. Viene emesso dall’INPS INAIL e delle Casse Edili su richiesta dell’azienda. La richiesta può essere effettuata online.

REVERSE CHARGE

Il reverse charge (o inversione contabile) è un meccanismo fiscale introdotto per combattere l’evasione dell’IVA, trasferendo l’obbligo del versamento dell’imposta dal fornitore al cliente. In estrema sintesi, la sua applicazione consiste nell’emissione della fattura da parte del fornitore del servizio (ossia l’impresa edile) senza applicazione dell’IVA, ai sensi dell’art. 17,comma 6, lett. a, a-bis, a-ter, del D.P.R. 633/1972). In questo modo il cliente non potrà detrarre l’iva non fatturata e la verserà allo Stato attraverso l’iva fatturata a sua volta ai proprio clienti. Ovviamente tale meccanismo è previsto solo tra soggetti con partita iva, mentre non trova applicazione per le fatture emesse nei confronti dei cittadini privati.

Il meccanismo del reverse charge in edilizia si applica nei seguenti casi:

BONIFICI PARLANTI

Il bonifico parlante è una particolare tipologia di bonifico bancario utilizzato per effettuare i pagamenti relativi a lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica, per i quali lo Stato ha previsto detrazioni fiscali del 50% o del 65%. Questo strumento di pagamento fornisce una serie di informazioni specifiche che attestano il pagamento effettuato e consentono all’Agenzia delle Entrate di verificare e riconoscere le agevolazioni fiscali previste dalla legge.
La detrazione spetterà a chi, in presenza di tutti i vari requisiti di legge, effettua il bonifico parlante (e quindi i clienti dell’impresa edile).

Il bonifico parlante per la ristrutturazione edilizia è uno dei più comuni, in quanto consente di ottenere una detrazione fiscale del 50% sulla spesa totale, fino ad un massimo di 96.000 euro, in dieci anni.  In pratica, a fronte di un bonifico parlante da 50.000 il cliente ha la possibilità di recuperare in dichiarazione dei redditi (al ricorrere delle previsioni e requisiti di legge, che non si approfondiscono in questa sede) la somma di €. 25.000 in 10 anni (quindi 2.500 euro all’anno per 10 anni).

All’atto del bonifico parlante, la banca effettua una ritenuta fiscale dell’11% (fino lo scorso anno la ritenuta fiscale era dell’8%) sul bonifico effettuato. Pertanto, a fronte di un bonifico di €. 10.000 l’importo effettivamente ricevuto dall’impresa edile ammonterà ad €. 9.000 circa. La differenza di €. 1.000 non viene persa, ma rappresenta un credito di imposta che l’impresa potrà utilizzare in sede di dichiarazione dei redditi per ridurre le imposte da versare. Al fine di poter risalire a tutte le ritenute subite nel corso dell’anno, e poterle così recuperare in sede di dichiarazione dei redditi, la banca dovrà rilasciare una apposita certificazione attestante le ritenute fiscali subite sui bonifici parlanti. Tale certificazione andrà conservata al fine di poter far fronte ad eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Queste appena esposte sono alcune delle particolarità inerenti il settore dell’edilizia. Come si può vedere la disciplina è particolarmente ampia e complessa.

L’assistenza di uno Studio specializzato in materia di Edilizia rappresenta un requisito indispensabile per poter svolgere correttamente questa attività nel rispetto di tutte le normative fiscali e contabili.

Il nostro Studio è la soluzione ideale, essendo specializzati da diversi anni nel settore dell’edilizia.

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Per qualunque chiarimento, per richiedere informazioni o un incontro gratuito, non esitate a contattare lo Studio Lo Torto (Commercialista Ostia).